I «ragazzi di don Giussani» nell’arco di 30 anni hanno conquistato uno spazio di potere sotto traccia, sempre a cavallo fra economia e politica. Il Veneto di «mamma Dc» si sta convertendo alla Lega, ma resta connesso indissolubilmente al potente apparato di una Chiesa nella Chiesa. Comunione e liberazione non è più il «gruppo di amici» fedelissimi del fondatore. Si è trasformata nella holding della Compagnia delle Opere, che ha aggredito – nel nome della sussidiarietà – ogni angolo del patrimonio pubblico: grandi appalti, sanità, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. Una documentata ricostruzione della «lobby di dio» a Nord Est. L’universo ciellino scandagliato, per la prima volta, a tutto campo. Con i sindaci “amici”, gli imprenditori di riferimento, i Vip in pellegrinaggio in terra santa e la rete di professionisti del business. Ma anche i clamorosi rinvii a giudizio che permettono di verificare in tribunale la gestione dei finanziamenti europei.
http://www.manifestolibri.it/novita.php
http://cosaloro.blogspot.com
I «ragazzi di don Giussani» nell’arco di 30 anni hanno conquistato uno spazio di potere sotto traccia, sempre a cavallo fra economia e politica. Il Veneto di «mamma Dc» si sta convertendo alla Lega, ma resta connesso indissolubilmente al potente apparato di una Chiesa nella Chiesa. Comunione e liberazione non è più il «gruppo di amici» fedelissimi del fondatore. Si è trasformata nella holding della Compagnia delle Opere, che ha aggredito – nel nome della sussidiarietà – ogni angolo del patrimonio pubblico: grandi appalti, sanità, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. Una documentata ricostruzione della «lobby di dio» a Nord Est. L’universo ciellino scandagliato, per la prima volta, a tutto campo. Con i sindaci “amici”, gli imprenditori di riferimento, i Vip in pellegrinaggio in terra santa e la rete di professionisti del business. Ma anche i clamorosi rinvii a giudizio che permettono di verificare in tribunale la gestione dei finanziamenti europei.
http://www.manifestolibri.it/novita.php
http://cosaloro.blogspot.com Concerto ZPLEEN
Un turbine di riflessioni a tutto campo sull'odierna routine e sul modo di evadere la monotona realtà delle cose, come vecchie locomotive arrugginite, vetri sporchi sul grigio di Bologna e momenti di allegria fugace e frivola. Lo spleen di Baudelaire che esprime il disagio dell'artista e l'incongruenza con i valori pregnanti della società prende corpo con parole talvolta languide, accordi rabbiosi, distorsioni acide e sonorità che variano dal post rock, al grunge e al noise. Il quartetto è composto da: Stefano Politaki, chitarra/voce (ex Bloody Blue Body); Franky Maze, chitarra (compositore di colonne sonore di vari corti e documentari indipendenti e attivo nel progetto electro-pop Hotel Chevalier); Pietro Tavernise, basso (ex Sins of Liberty e Amnèsia Project); Emanuele "Lele" Procopio, batteria (ex Progama).
www.myspace.com/in.spleen
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info